Cosa succederà ai nostri
figli disabili dopo di noi.

Dobbiamo aiutare le persone con disabilità a decidere come vivere, dove vivere e con chi vivere quando non avranno più accanto i loro genitori o familiari ed è importante farlo già adesso, cioè quando i genitori e i familiari delle persone con disabilità stanno ancora bene e possono aiutarle a cominciare a diventare indipendenti.

Pensare al dopo di noi vuol dire anche pensare a realizzare strutture e servizi adatti alle persone con disabilità, seguendo sempre i desideri e la volontà delle persone con disabilità, che hanno il diritto intrinseco di avere, come ciascuna persona, un proprio percorso di vita, da poter sviluppare, in condizioni di pari opportunità con tutti gli altri, attraverso i giusti supporti e sostegni.

Per la prima volta, si inizia a pensare alla persona con disabilità non solo come destinataria passiva di un’attività di mera assistenza da erogare in una struttura, ma al suo essere Persona, che, come tutti gli altri, ha diritto a non veder “spezzato il filo” della sua vita, solo perché i genitori non possono più supportarla.  La Convenzione ONU, infatti, impone di considerare le persone con disabilità non più per le loro limitazioni in sé o non più solo per la relazione che si crea tra tali limitazioni e 1’ambiente circostante, ma per il loro essere PERSONE e, quindi, con il diritto intrinseco di avere, come ciascuna persona, un proprio percorso di vita, da poter sviluppare, in condizioni di pari opportunità con tutti gli altri, attraverso i giusti supporti e sostegni.